Mario Del Pero

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Stando
al sondaggio CBS/NYTimes di oggi la scelta di Sarah Palin sta danneggiando, e
anche in modo significativo, McCain. Il buon (si fa per dire) Dick Morris esprime
invece ottimismo ed è convinto che l’infelice uscita di Obama sulla
redistribuzione della ricchezza possa essere il fattore che rovescierà il corso
della gara e permetterà a McCain di recuperare il gap che ancora lo separa da
Obama. I sondaggi nazionali contano poco e sono tornati a oscillare molto
(CBS/NYT dà Obama avanti di 11 punti; Fox solo di 3). Il dato rilevante è ovviamente
quello degli stati, dove Obama starebbe (il condizionale è d’obbligo) in una
posizione di relativa sicurezza in una mappa elettorale che lo avvantaggia
molto: anche utilizzando una definizione molto ampia di che cosa sia oggi uno
stato non ancora assegnato (un “toss-up state”), di 15 stati in ballo solo uno
fu democratico nel 2004 (la Pennsylvania, che è ovviamente molto importante). In
altre parole, McCain deve difendere molti stati che furono repubblicani nel
2004 e ha poche chance di conquistare stati che andarono a Kerry nel 2004 o a
Gore nel 2000. Se i sondaggi sono minimamente affidabili (e non sempre nelle
primarie lo furono), McCain non ha chance. E questo “se” continua però a
rappresentare l’incognita che separa Obama dalla Casa Bianca.

1 Commento

  1. Dario

    Ciao Mario, leggo nel tuo intervento che tendi ancora a lasciare spazio alle incognite in questa lunga campagna, ormai giunta alla fine. Probabilmente la tua esperienza ti suggerisce una prudenza che, secondo me, i numeri sembrerebbero invece sconfessare. Gli ultimi sondaggi sia della cnn che del nyt, pur tenuti in considerazione con tutte le riserve possibili,rilevano solo 2 dei 15 tossup states veramente in bilico, Missouri (48% – 48%) e Indiana (46% Ob – 45% Mc), che insieme fanno 22 voti. Gli altri stati, relativamente ai quali i sondaggi non riescono a stabilire una prevalenza di uno dei due candidati sarebbero Ohio, North Carolina, Florida, Arizona, Montana e North Dakota, che insieme fanno 88 voti. Anche a voler assegnare ipoteticamente tutti questi voti in bilico a McCain, Obama riuscirebbe comunque a vincere. Non riesco a vedere spazio per la possibile rimonta. Forse sono un po’ troppo imprudente, ma probabilmente sono condizionato dal trovarmi in uno di qurei solid-blue state, dove per la strada i cartelli McCain-Palin sono rari tanto quanto le giornate calde in questo periodo dell’anno.

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