Mario Del Pero

McCain può essere battuto

A lungo i sondaggi davano McCain perdente in un’ipotetica
sfida per le presidenziali sia con Obama sia con Clinton (anche se con la
seconda il margine di svantaggio era minore). Da almeno un paio di settimane
questi dati sono stati rovesciati. Beneficiando dell’aspra contesa tra Obama e
Clinton, McCain sopravanza, sia pure di poco, Obama e Clinton nelle proiezioni
nazionali. Soprattutto, ha un vantaggio netto su Obama in alcuni dei potenziali
swing states di novembre: l’Ohio, la Pennsylvania, la Florida.

Eppure, McCain rimane un candidato battibile. Non potrà mai prendere
pienamente le distanze da Bush e dai suoi fallimenti. Non avrà il sostegno
incondizionato di tutta la base conservatrice. Sarà penalizzato dalla
centralità che le tematiche economiche inevitabilmente avranno in un periodo di
recessione come questo. La sua età e la sua lunga presenza a Washington lo renderanno
particolarmente vulnerabile in una fase nella quale soffia forte il vento dell’antipolitica.
McCain può essere battuto e anzi, a dispetto di tutto, rimane sfavorito. A
patto che i democratici risolvano la contesa, se non subito, almeno prima dell’estate
e soprattutto prima della convenzione di Denver.