Mario Del Pero

eccentricità e discontinuità

Che si tratti di elezioni storiche lo si dice ogni quattro
anni. Che le presidenziali del 2008 siano però elezioni assai peculiari lo
indicano diversi dati: per la prima volta dal 1952 uno dei candidati non è il
presidente o il vice-presidente in carica; in uno dei rarissimi casi nella
storia degli Usa, si fronteggeranno candidati senza un’esperienza governativa alle
spalle (se non come presidenti o vice-presidenti, almeno come governatori o
membri del gabinetto); tornerà ad essere eletto alla Presidenza un senatore in
carica (l’ultimo fu Kennedy nel 1960; l’ultimo presidente eletto a non
provenire dalla Sunbelt, peraltro). I dati dicono tanto e poco, a seconda dei
punti di vista. Ma anche questa coincidenza di eccentricità ci aiuta a
comprendere quali turbolenze abbiano attraversato (e stiano attraversando) gli
Usa e quanto forte sia l’auspicio che le elezioni offrano un segnale forte di discontinuità
con il passato più recente.