Mario Del Pero

senza filtri

Sarà stato anche un intervento efficace e mobilitante,
quello della Palin di ieri sera (cfr. qui). Ma ormai la campagna elettorale dei
repubblicani ha deciso che di contenuti non si deve proprio parlare. Si
racconta la propria storia, si espone ai riflettori il figlioletto down, si fa
mettere un’improbabile cravatta a un ancor più improbabile padre teen-ager che
ha l’aria di uno che vorrebbe starsene in Alaska a giocare a hockey e a farsi
delle birre con gli amici. Si punta insomma tutto sul character, proprio e ancor più altrui, dopo l’inflazione di (grandi e sconclusionate) idee e visioni del momento neoconservatore

1 Commento

  1. Sara

    Palesemente d’accordo: si recita quasi esclusivamente e (“un tantino”) spocchiosamente a soggetto. Tutto si consuma in quella che somiglia sempre più ad una “cerimonia liturgica semi-religiosa”, quasi si fosse a colloquio ascetico (truccato) con Ade e, certo, Todd, il marito della lupetta del Grande Nord, ha l’aria di chi sta aspettando Gustav…(la cravatta però è azzeccata: “rosso elefantino”…)Ma forse (forse) noi (italiani) non lo consideriamo ancora adeguatamente, il “character” del leader. Se è vero (e Mario può certo correggermi)che gli Stati Uniti hanno conosciuto la loro prima elezioneprimaria a metà dell’Ottocento in Pennsylvania e queste statesuccessivamente istituzionalizzate alla fine del XIX secolo, in Italia il primo metodo di elezioni primarie è stato introdotto nel 2005 dalla coalizione di centrosinistra.Per opportunismo,certo, e una sorta di idealità (che in ogni caso permeano entrambe la storia statunitense), ma a me pare che a questo “ingranaggio” loro ci siano arrivati prima e cioè (come ho letto recentemente in altri blog): “la politica non è una banana e il principio della rappresentanza rimane il miglior modo di dare voce a tutti coloro che desiderano tenerla alta e non limitarsi a sussurrare”. Come dice Mario, Obama ha vinto la nomination ponendo avanti la sua biografia e tracciando un parallelismo tra questa e quella della nazione che andrà (speriamo)a guidare. Sullo stato della nazione e sul suo programma dovrà ora concentrarsi, ma è arrivato a questo anche e soprattutto con il Character del leader. Certo, se alle tre di notte squillasse il telefono della Casa Bianca e rispondesse Sarah: “San Gennaro salvaci tu!”…

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